In meno di due anni, i Permixtio, one-man band bellunese ormai nota nella ricca scena nostrana, ha unito i propri sforzi ben due volte per realizzare un paio di Split con altrettante band: il primo di essi è già stato esaurientemente analizzato qui su Nocturnal Poisoning, e si tratta dell’unione di forze con gli Ethere, altra giovane realtà proveniente da Belluno; il secondo, invece, è il soggetto di questa recensione, ed è condiviso dai veterani genovesi Thy Winter Kingdom, che dal lontano 2004, data di pubblicazione del loro primo (e per ora unico) Full-lenght, erano rimasti in silenzio.
Le prime quattro tracce delineano “Gnosis”, la parte del platter riservata ai Thy Winter Kingdom, che dopo anni di inattività in studio mettono in mostra tutte le loro nuove qualità compositive, oltre al nuovo e capace addetto alle lead vocals, Algiz: la loro musica non è variata nel corso del tempo, ed il genere di Black Metal che ci propongono non potrebbe essere più canonico di così, eccezion fatta per diverse parti di tastiere inserite con maestria che mi hanno ricordato, per citare un nome noto, i primi Emperor (l’esempio più lampante si trova in “The Serpent’s Spell”). Ma i norvegesi citati prima non sono l’unica band da cui i nostri hanno tratto ispirazione, infatti leggendo tra le note (soprattutto della opener “Mourning Star”) si evince che anche il Conte è stato tirato in causa. Non manca anche un’intero brano dedicato alla follia e alla sperimentazione (“P.O.S.”), dove registrazioni di gorgheggi di una cantante lirica si sovrappongono l’un l’altro per ricreare un quadro distorto e cacofonico. L’uscita di scena dei genovesi è lasciata a “The Dance of the Ancient Queen”, pezzo lungo, lento e cadenzato, decisamente molto riuscito.
Invece “Resurrezione”, nome con cui i Permixtio hanno battezzato la loro metà di questo Split, è l’insieme delle due omonime parti presentati da questa band, divise da uno splendido intermezzo chiamato “Limbo”, interamente eseguito in pianoforte dal session drummer Chimsicrin. Umbra, il mastermind della formazione bellunese, ha qui creato una vera e propria mini-opera in cui dà vita ad un Black Metal dalle sonorità piene, arricchite anche questa volta dalle tastiere (suonate interamente dal sopracitato “collega” Ethere). Risulta fantastica “Resurrezione I”, che alla sua conclusione raggiunge un livello incredibile di epicità, lasciando posto, dopo la breve ma intensa “Limbo”, al secondo atto, che mi ha riportato alla mente certi scenari che pensavo di poter immaginare solamente attraverso le atmosfere catastrofiche degli Elysian Blaze: la sensazione è la stessa, ovvero “sta per succedere qualcosa di terribile, ma grandioso”.
Gli Split sono le unioni di due o più diversi volti, due o più diverse parti che a volte non combaciano perché sono così diverse che è come se si ascoltassero appunto diversi dischi in una volta. Permixtio e Thy Winter Kingdom sono senza dubbio due realtà molto differenti sotto diversi punti di vista, ma queste loro due metà, “Gnosis” e “Resurrezione”, unite danno vita ad un insieme molto armonico e ben riuscito. Questo è il vero underground da supportare. Promosso a pieni voti e consigliato ai soliti che non cercano nessuna novità in questo oscuro genere musicale.
Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 80/100
Tracklist:
Gnosis
1.Thy Winter Kingdom - Mourning Star 05:04
2.Thy Winter Kingdom - The Serpent's Spell 05:24
3.Thy Winter Kingdom - P.O.S. 03:33
4.Thy Winter Kingdom - The Dance of the Ancient Queen 07:22
Resurrezione
5.Permixtio - Resurrezione I 07:49
6.Permixtio - Limbo 04:50
7.Permixtio - Resurrezione II 08:55
Durata 42:57
Thy Winter Kingdom:
https://www.facebook.com/pages/Thy-Winter-Kingdom/297456413649704
Permixtio:
http://www.permixtio.altervista.org/
