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lunedì 12 ottobre 2015

Mother Augusta - “The Burning Sun Of Despair”

EP, Autoprodotto / Indipendente, 2015
 

E’ incredibile come il modo di creare e concepire il Black Metal possa essere strettamente legato alla regione in cui esso prende vita. Quello Norvegese differisce molto da quello Finlandese che, a sua volta, suona ancora diverso rispetto a quello Svedese, e così via. Se poi si scende nel dettaglio, come possiamo fare noi per quello italiano, si può suddividere ulteriormente a livello regionale: qui a Genova, posso prendere come esempio le principali band che hanno fatto parte della BMIA, tipo Janvs o Spite Extreme Wing, per identificare una categoria ben precisa di BM che adotta sonorità e tematiche simili tra loro. Tutto questo lo scrivo per introdurre i Mother Augusta, giovane one-man band di Parma che con questo EP d’esordio “The Burning Sun Of Despair” mi ha ricordato parecchio i primi Forgotten Tomb, anch’essi Emiliani.

Nessun plagio, sia chiaro. Mother Augusta mantiene una forte identità, soprattutto nel songwriting che trovo eccezionale: questi quattro pezzi qui presentati mi hanno fatto rivivere quasi le stesse emozioni che mi diedero dischi che ancora oggi reputo importanti nella mia formazione in questo campo musicale quali “Springtime Depression” ma soprattutto “Love’s Burial Ground”, disco da cui credo derivi la quintessenza di questo EP. Si sentono gli stessi alti e bassi, gli stessi ritmi depressi, gli stessi sbalzi d’umore tradotti in note; poi basta dare un’occhiata alle lyrics, in particolare a quella della title track, per farsi venire in mente “Alone”, brano stupendo dei sopracitati Piacentini: entrambe raccontano storie d’amore finite tragicamente. Personalmente, preferisco quando le lyrics trattano altre tematiche, ma posso capire che tramite queste esperienze una persona possa attingere ad abissali pozzi di sofferenza, facilitando così il processo di songwriting, perché del resto il Black Metal è anche questo: sofferenza. Da dove arrivi quest’ultima non importa, quello che importa è che essa venga incanalata in brani di qualità come questi per essere poi trasmessa a noi avidi ascoltatori.

Smetto immediatamente di annoiarvi con i miei sproloqui. Tornando a parlare di Mother Augusta, credo che faremmo bene a tenere sott’occhio questa nuova sorpresa Emiliana, perché i presupposti sono ottimi e potrebbe in futuro regalarci importanti sorprese. Se siete fan dei primi Forgotten Tomb o semplicemente cercate del Black Metal non Old School ma neanche Post o Avantgarde che sappia emozionarvi e che si distingua dalla massa nera dell’underground, allora in “The Burning Sun Of Despair” ci sono quei trenta minuti che vi potrebbero far venir voglia di prendere il PC e immergervi in un’assidua ricerca di nuove realtà italiane come questa nuova e valida Mother Augusta.

Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 78/100


Tracklist:

01.Mother Augusta 08:52
02.The Crystal Jail 08:36
03.Cold Sound of Void 06:49
04.The Burning Sun of Despair 06:29

Durata 30:46

https://www.facebook.com/motheraugustaofficial