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mercoledì 4 marzo 2015

Tongues - “Thelésis Ignis”

EP, I, Voidhanger Records, 2014


Quest’oggi vi parlerò dell’esordio del duo danese che si cela sotto il nome di Tongues. Nell’arco di una mezz’ora abbondante, “Thelésis Ignis” riesce a fare arrivare alle orecchie dell’ascoltatore e, in maniera assolutamente chiara, quelle che sono le caratteristiche del progetto.


Muovendosi agilmente tra Black Metal, Death e Doom (senza disdegnare l’Ambient, come nella traccia conclusiva), questi ragazzi dimostrano di possedere una grande maturità musicale.
“Void Meditation” apre le danze con chitarre dissonanti, che mostrano affinità con quelle dei Deathspell Omega o degli ultimi Mayhem, accompagnate da un sottofondo di campane suonate “a morto”; il growl profondo di Thorbjørn si sposa ottimamente con la vena Doom di un brano che, attraverso sapienti cambi di registro (e anche brevi assoli di chitarra), riesce a mantenere alta la concentrazione durante i dieci minuti di durata. Interessantissima “Will of Fire” (la traduzione in inglese del titolo dell’EP) che, partendo da un nucleo costituito da un classico riff Black Metal, riesce a giocare in maniera interessante con i generi da cui i due danesi traggono ispirazione. Il risultato è decisamente vibrante, forse il più alto dell’intera composizione. “Last Grip of the Hand of Guilt” costituisce il momento più Doom-oriented del complesso: dopo una partenza estremamente misurata, dominata però da un’ottima prestazione vocale, stupisce con un finale in cui i blastbeats e un riffing vorticante e serrato fanno sì che il caos la faccia da padrone. Come ho già accennato in apertura di recensione, neanche una virata Ambient è stata disdegnata. “Bloodline of the Blind” è un pezzo dal sapore decisamente Dark, ritualistico direi. Solo l’oscura e monotona voce del cantante, accompagnata dal lontano suono di un organo, cui fa da contraltare uno stillicidio di note simili a vere e proprie gocce d’acqua, ci accompagna verso la conclusione dell’opera.

In definitiva, penso che i Tongues riescano a incuriosire con un prodotto suonato con maestria e professionalità ma che, soprattutto, fa ben sperare nel futuro. A mio parere, questi ragazzi ci mostrano chiaramente quali saranno gli “ingredienti” con cui svilupperanno la propria arte, probabilmente portandola a livelli ancora più elevati. Già questo, per essere un EP di esordio, è molto.

Recensione a cura di: Nuclear Katharsis
Voto: 72/100


Tracklist:

01.Void Meditation 10:05
02.The Will of Fire 08:24
03.Last Grip of the Hand of Guilt 09:27
04.Bloodline of the Blind 06:39

Durata 34:35

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