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giovedì 15 gennaio 2015

Lilyum - "Glorification Of Death"

Full-lenght, Naked Lunch Records, 2014


Nella precedente recensione all’EP “Human Void” avevo parlato di una scommessa sul futuro dei Lilyum, un “testa o croce” in cui i due volti della moneta avrebbero rappresentato uno la totale consacrazione della band e l’altro l’incauto passo falso; questo esito avrebbe appunto dovuto essere determinato dall’uscita di “Glorification Of Death”, ormai divenuta realtà nell’anno appena trascorso. Purtroppo, dopo una dozzina d’ascolti, sembra che questa ipotetica moneta non voglia cadere su nessuna delle sue due facce, rimanendo in equilibrio sulla sottile linea della mia indecisione.

Lo scorso EP (e soprattutto “Nothing Is Mine”) mi aveva fatto ben sperare, e io avrei scommesso che questo nuovo Full-lenght sarebbe stato un piccolo capolalvoro, ma evidentemente la mia speculazione si è rivelata errata: detto questo non voglio dire che “Glorification Of Death” sia un brutto disco, anzi. Il concetto che voglio esprimere è diverso… quello che provo nell’ascoltare questi dieci brani è esattamente identico a quando si contempla un puzzle raffigurante un paesaggio stupendo, ma ancora incompleto, senza quei cinque-sei tasselli minuscoli ma cruciali. “Manca qualcosa”, ecco l’idea che mi è balzata in testa. Infatti, il songwriting, salvo in rari punti, è la cosa più azzeccata: ci sono dei pezzi, come la title track, “Veins of Stone” oppure “Dark Holocaust”, che sono semplicemente perfetti. Quello che secondo me questa volta non va è il suono. La produzione risulta veramente piatta, e rovina la sensazione di fredda inumanità che i nostri riescono a ricreare attraverso le gelide chitarre e l’abissale voce di XeS. Provate ad ascoltarvi di seguito “Nothing is Mine” e questo disco: mentre nel lavoro precedente il moniker Lilyum per me era diventato l’equivalente di odio distaccato e freddo, in “Glorification Of Death” tutti questi sentimenti alieni per l’essere umano sono presenti (e si sentono dannatamente bene), ma sono smorzati dalla piattezza dei suoni e non vengono amplificati come invece succedeva nell’uscita precedente. Io non so se è la versione in mp3 che ci è stata fornita dalla band ad essere difettosa oppure il mio lettore, di certo la prova del nove arriverà con l’ascolto dell’originale in uno stereo, cosa che secondo me sarebbe sempre meglio fare per approcciarsi ad un nuovo platter.

Comunque sia, il suono per quanto mi riguarda è un fattore importantissimo ma non al pari della composizione, perché ad un mancato accorgimento nella produzione può essere posto rimedio, mentre invece alla scarsa creatività non esiste alcuna cura, e certamente questo non è il problema dei Lilyum. Quindi, tirando le somme, “Glorification Of Death” può di certo piacere a coloro che seguono i nostri dall’inizio nonostante esso non sia il passo avanti che speravo e che mi aspettavo. La moneta, per quanto mi riguarda, resta in bilico: rimando la possibile consacrazione della band da parte mia alla prossima uscita.

Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 66/100


Tracklist:

01.Transgressus Absconditus / Through Gateways Unseen 02:59    
02.Christ Will Fall 03:23    
03.Mater Pestis 04:53    
04.Dark Holocaust 04:19    
05.Glorification of Death 05:48    
06.Veins of Stone 05:10    
07.Torchbearer of the Cadaverous Dawn 05:30    
08.Extinction 05:42    
09.Necrosis 03:27    
10.Todessendung 013 03:45
   
Durata 44:56    

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