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lunedì 1 dicembre 2014

Oltretomba - "The Death - Schieràti Con La Morte"

Full-lenght, Fistbang Records, 2014


“Oltretomba suona Retrogarde Metal (da non confondere con il ben più noto Avantgarde Metal). L’intento è essenzialmente quello di suonare in maniera primordiale, senza legarsi a canoni specifici di generi etichettati rigidamente come Black, Thrash o Death Metal, se non addirittura il molto in voga Black’n’Roll o Black-Thrash Metal. A questo segue lo stile di registrazione che vuole essere naturale e sporco, senza seguire l’attuale - così detta - guerra del volume, nonchè della pulizia tipica del digitale. Non troverete nulla di moderno né raffinato, bensì sarete allietati da blasfemie gratuite, eccessi, sfrontatezza, menefreghismo, vomito, ignoranza, resti umani”. Capite bene che per uno come me, molto legato ai vecchi tempi e nauseato dal modo in cui, a partire dal ventunesimo secolo, si è “evoluta” la musica estrema oltre che dalla pressoché totalità dei dischi che butta fuori la Nuclear Blast di questi tempi, leggere una presentazione del genere non può che mandarmi in estasi. Ma sono anche un recensore e quindi devo essere professionale, astenermi dal dare un 100/100 sulla fiducia e cercare, per quanto possibile, di essere obbiettivo, anche se leggere poche righe dopo che si è deciso di evitare sovra incisioni, trigger e direct box non può che far salire il voto finale.

Definire il sound degli Otretomba non è difficile: prendete Sarcofago, Hellhammer, Von, Necrofagia, i Darkthrone di "Under A Funeral Moon", Burzum di "Aske", Black Sabbath, Six Feet Under, Nunslaughter, HC serio tipo Nerorgasmo e qualsiasi altra cosa grezza e/o primordiale che vi venga in mente mescolata in un amalgama confuso e decomposto ed avrete il sound di questi Oltretomba - un sound che, come loro stessi affermano, non si può definire propriamente Black Metal. A livello tecnico, la registrazione è ottima: pezzi sicuramente (assoli a parte) non molto difficili ma di ottimo impatto e una batteria registrata ed eseguita in maniera assolutamente magistrale; complimenti quindi anche ai ragazzi della Mystical Cave, autori di un lavoro a dir poco egregio anche in termini di mixaggio. Il principale, e forse unico difetto di quest’album, invece, è che manca, soprattutto nei brani iniziali, di personalità. Ascoltando alcuni pezzi si ha come una sensazione di già sentito: la musica è gradevole, orecchiabile, ma le canzoni non rimangono in testa e, alla lunga, possono addirittura stufare; non nego che sia difficilissimo risultare originali  facendo “Retrograde Metal”, ma è proprio questo l’ostacolo più difficile per chi, giustamente, cerca di ripercorrere questa strada, ovvero riuscire, per cosi dire, ad andare avanti tornando indietro. Naturalmente, per quello che è a tutti gli effetti un esordio, è sicuramente un difetto marginale, che sono sicuro con il passare  degli anni verrà limato, anche perché già in questo disco ci sono, come vedremo, alcuni pezzi semplicemente splendidi, su tutti "Lustful Skin", che vanno proprio nella giusta direzione. Altro difetto, ahimè sempre più comune, è che non si riescono a reperire le Lyrics nemmeno sui Metal Archives; su di esse quindi non mi posso pronunciare, anche se dai titoli sembrano molto in tema Cannibal Corpse o Nunslaughter, tanto per essere sintetici.

Passiamo ora ad analizzare i brani nello specifico: l’intro è molto carino, originale e cupo, i passi che discendono la cripta e il sottofondo Ambient ricordano molto gli Horror di Fulci o del primo Dario Argento ed è un ottimo traino per il primo brano, "Crash the Disincarnated", pezzo a mio modo di vedere molto sabbatthiano, che però, come detto precedentemente, sembra mancare  di originalità. Lo stesso discorso si può fare per i tre brani successivi: "The Altar of Succubus" (molto stile Darkthrone, quindi gran bel pezzo a prescindere), la “Doomeggiante” "Damnation Forth", e la “Deatheggiante” "Ashes to Dust" (un'ottima prova del cantante). Si migliora un po’ con la track sucessiva, "Silence... People are Dying!", ma è con "Lustful Skin" che l’album raggiunge il suo apice: il pezzo si può tranquillamente definire un capolavoro, dall’intro (un tizio che si scola un qualche alcolico se non ho capito male) alle strofe, al ritornello, alla ritmica, al minutaggio... tutto è dannatamente perfetto, ovvero marcio fino al midollo e soprattutto, a suo modo, unico. E' inutile che stia qui a spiegare ulteriormente i meriti di questa traccia, invito i lettori ad ascoltarsela e a vedere se concordano con me o meno. In ogni caso, posso tranquillamente affermare che tutte le piccole lacune dei brani precedenti vengono semplicemente eclissate da questo pezzo che, a livello di genere, trovo abbastanza indefinibile e del tutto originale. Per quanto riguarda il resto, sono sicuramente da segnalare "No Future" e "They Are Coming" (stupendi gli “intermezzi” di quest’ultima) che sono fra i pezzi meglio riusciti e più originali del disco. Un po’ troppa carne al fuoco, invece, per "Cult of Shadows", in cui la commistione di generi e l’eccessiva lunghezza del brano creano un amalgama di non facile ascolto. Stesso discorso relativo al mix di influenze, seppur in misura minore, vale per "To turn a Storm Against God", che però ha dalla sua un riff da orgasmo nel finale.
 
Complessivamente, questo cd, considerato che è un'opera prima, rappresenta sicuramente un'eccellenza e questi Oltretomba sono da tenere d’occhio, anche perché visto il tipo di sound, credo che possano esprimersi in tutte le loro potenzialità nella dimensione live. Augurandomi di vederli dal vivo in futuro, non posso esimermi quindi da dare un voto molto alto per i miei standard, anche se levo un punto per l’assenza delle lyrics e, nell’attesa di un nuovo lavoro, consiglio l’ascolto dell’album ai miei colleghi recensori.

Recensione a cura di: The Anti-Life
Voto: 89/100


Tracklist:

01.Descending the Crypt (Intro) 01:26    
02.Crash the Disincarnated 04:43    
03.The Altar of Succubus 03:35    
04.Damnation Forth 04:40    
05.Ashes to Dust 03:25    
06.Silence... People Are Dying! 04:01    
07.Lustful Skin 04:17    
08.To Turn a Storm Against God 03:44    
09.Cult of the Shadows 05:02    
10.No Future 03:19    
11.They Are Coming 03:46
   
Durata 41:58

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http://www.oltretomba.tk/
https://soundcloud.com/oltretomba-retrogarde
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