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martedì 2 dicembre 2014

Coil Commemorate Enslave - “L'Infinita Vanità Del Tutto”

Full-lenght, Autoprodotto / Indipendente, 2014


“[...] Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo”

La straordinaria poetica leopardiana diventa musica con i lucani Coil Commemorate Enslave. “L'Infinita Vanità Del Tutto”, uscito dapprima in modo indipendente, poi sotto l'egida della ATMF, è il primo Full-lenght dato alle stampe dai nostri, pubblicato a quattro anni di distanza da una Demo intitolata “Agl’Infanti Provido È Il Sonno Eterno”, che purtroppo non ho avuto il piacere di ascoltare.

Vi dirò senza mezzi termini che sono rimasto piacevolmente colpito da questo lavoro. In un certo senso accostabili a quelle formazioni italiane tanto pregne di riferimenti filosofici, come i mai dimenticati Spite Extreme Wing o i Janus, i ragazzi di Matera riescono a proporre, a livello musicale, uno stile molto personale. Il lavoro del trio è pregevole sotto tutti i punti di vista, equilibrato: il comparto ritmico accompagna con precisione il suono della chitarra nella creazione di riff travolgenti, molto spesso tirati, ma senza disprezzare parentesi riflessive, più dolci e melodiche; le vocals di Tevildo, poi, così chiare e potenti da fare apprezzare perfettamente gli splendidi testi in italiano, danno un tocco di classe in più al tutto. È notoriamente difficile ottenere ottimi risultati adottando la nostra lingua madre, in un genere come il Black Metal, senza un certosino labor limae da parte dell'autore. Sottolineerei, inoltre, in particolare nelle mie canzoni favorite (“Amarissima allora la ricordanza”, “Chiamata fosti lamentata e pianta”, “C.C.E. Parte II” e “Il Tramonto della Luna”), la presenza di un climax ascendente, una forte componente epica, che si concretizza in melodie dotate di un certo sostrato “solare”; un tentativo, secondo me, di distaccarsi dalla solita tradizione nordica a cui molto spesso, pedissequamente, ci si rifà.

In definitiva non posso far altro che consigliare a tutti i lettori di Nocturnal Poisoning questa splendida opera. È soprattutto in situazioni come questa che bisognerebbe rendersi conto che il Black Metal italiano non ha assolutamente nulla da invidiare a quello suonato all'estero. E ricordate:

“Al gener nostro il fato
Non donò che il morire”

Recensione a cura di: Nuclear Katharsis
Voto: 82/100


Tracklist:

01.Intro 00:46
02.Amarissima Allor La Ricordanza 07:07
03.Chiamata Fosti Lamentata e Pianta 07:43
04.Mia Lacrimata Speme 04:43
05.C.C.E part 2 07:26
06.Il Tramonto Della Luna 05:08
07.Amore e Morte 07:34
08.Lentae Genistae 05:58
09.A Se Stesso 12:58

Durata 59:23

http://coilcommemorateenslave.bandcamp.com/
https://www.facebook.com/coilcommemorateenslave?fref=ts
http://www.coilcommemorateenslave.com/members.html
https://soundcloud.com/coil-commemorate-enslave
https://www.youtube.com/user/CCenslave