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venerdì 11 ottobre 2013

Spectral Lore / Mare Cognitum - “Sol”

Split, I, Voidhanger Records, 2013


Premetto, quello che mi appresterò a recensire non è un semplice Split album. Anche io lo credevo, ma ero totalmente fuoristrada. Questo "Sol", uscito sotto l'italianissima etichetta "I, Voidhanger Records", è un vero e proprio concept album condiviso; una collaborazione su più livelli tra il greco Ayloss (Spectral Lore) e l'americano Jacob Buczarski (Mare Cognitum), esplicitata attraverso la composizione parallela delle musiche e dei testi ragionando insieme sul vuoto e l'inanimato dello spazio.


La prima considerazione che mi viene da fare è la seguente: questo non è un album di facile comprensione; abbisogna del mood appropriato per essere apprezzato in pieno. Sconsiglio perciò di ascoltarlo in cuffia, alla piena luce del sole, magari mentre siete per strada, oppure di utilizzarlo come riempitivo in un momento morto della giornata. Perderete, per così dire, il filo del discorso. Perciò fate così: sparatevi questi settanta minuti di musica di fila, senza prendere fiato; aguzzate le orecchie, non perdete la concentrazione. Solo in questo modo non rischierete di usare il disco come sottobicchiere, dico davvero. Ma ora passiamo alla parte più tecnica: tenendo fede alle premesse fatte dalle bands, a cui ho accennato in apertura di recensione, questo "Sol" si presenta come un lavoro uniforme. La prima ora è divisa, praticamente in parti uguali, tra i Mare Cognitum, che aprono le danze, e gli Spectral Lore. E' difficile descrivervi quello che potrete sentire una volta avviato il CD, perché i nostri adottano uno stile molto vario, passando dal classico tremolo picking di scuola scandinava, a momenti maggiormente atmosferici in cui si fanno notare freddissimi ed eterei sinth, quasi provenienti da altre dimensioni. Eppure, quando vi sembrerà ormai di essere persi tra indefinibili visioni oniriche, verrete scaraventati sulla terra grazie a vere e proprie eruzioni sonore, sorrette da violentissimi blast beats: un tipo di sonorità che non ti aspetteresti in un progetto musicale canonicamente Ambient/Black Metal. Infatti, le influenze nascoste dietro le note di questi due brani sono molteplici: da classici come Xasthur e Leviathan, a band di più recente formazione come i Krallice (i primi), senza dimenticare momenti oscuri come la pece, con similitudini riscontrabili nei Lurker Of Chalice; oppure, attimi di gelo cosmico che riecheggiano i Darkspace, con cui i nostri condividono, tra l'altro, proprio la passione per lo spazio profondo. Nota a parte per l'ultima “Red Giant”, traccia strumentale firmata da entrambi gli artisti: nel quarto d'ora finale si sconfina decisamente nel Dark Ambient dai fortissimi accenti Drone, e a mio parere è questo il piccolo neo della release. Se parti atmosferiche molto belle sono presenti in "Sol", specialmente nel brano degli Spectral Lore, qui forse si tira un pochino la corda; pur essendoci belle idee, quindici minuti sono forse troppi per concludere l'opera, tenendo conto di quanto viene proposto.

Questa piccola osservazione, molto personale tra l'altro, non pesa assolutamente sul bilancio finale, che è veramente ottimo. Se amate esperienze musicali impegnative e non banali, dovete fare vostro questo Split. Perciò che aspettate?

Recensione a cura di: Nuclear Katharsis
Voto: 79/100

Tracklist:

1.Mare Cognitum - Sol Ouroboros 29:10
2.Spectral Lore - Sol Medius 25:53
3.Spectral Lore & Mare Cognitum - Red Giant 14:24

Durata 01:09:27

Spectral Lore:
http://spectrallore.bandcamp.com/

Mare Cognitum:
http://marecognitum.bandcamp.com/
http://www.facebook.com/MareCognitumMusic