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lunedì 21 ottobre 2013

Flagellant - “Maledictum”

Full-lenght, World Terror Committee, 2013


Ho insistito molto per poter recensire questo “Maledictum”, nuova fatica del trio svedese noto al pubblico sotto il nome di Flagellant, uscito a distanza di ben tre anni dall'ultimo “Monumentum”. La release del 2010, secondo me, era un assoluto "must have" per qualsiasi estimatore delle sonorità legate ai seminali lavori Black Metal partoriti nella penisola scandinava (Mayhem in primis) perchè riusciva a coniugare con successo quel riffing classico a malatissime melodie riecheggianti i primi Sargeist e Behexen.


“Maledictum” mantiene inalterata la stessa coerente attitudine, per certi versi “ortodossa”, pur risultando differente nelle forme rispetto al passato: ci troviamo di fronte ad un vero e proprio macigno sonoro, una colata di catrame per i vostri padiglioni auricolari; non è quasi necessario fare un'analisi track-by-track, perché praticamente tutto l'album si mantiene sulle stesse coordinate, fatte di oscurissimi mid-tempos accompagnati dallo scream a volte quasi recitato o parlato di E. Pur nella staticità di fondo permeante il nuovo Full-lenght, si possono notare le differenti influenze musicali degli svedesi, in particolare i riff “dissonanti” alla Deathspell Omega, ma anche le forti analogie con i primi lavori degli Ondskapt. Tuttavia il difetto di fondo del lavoro rimane, per quel che mi riguarda, l'eccessivo senso di pesantezza che l'ascoltatore è costretto a provare durante tutto il corso dell'opera, seppur qualche episodio lasci segni profondi: penso a “Domini Canes” ed “A Rebirth in Sterility”, le migliori canzoni fedeli al “nuovo corso” della band, ma anche ai brani che ho preferito di più, ovvero “Rousing the Serpent” e “Thirteen Cauldrons Boil”; il primo perché lo avrei visto benissimo all'interno di "Monumentum" per le notevoli somiglianze stilistiche, il secondo in quanto stride totalmente con il resto del lavoro, suonando molto Thrash-oriented, e ricordando particolarmente sia nelle vocals, sia nella musica, il leggendario e omonimo album dei Bathory.

Forse gestendo meglio la tracklist, e spezzando di più l'opprimente atmosfera che permea il platter potevamo avere a che fare con un'altra perla del genere; ciò nonostante, tirando le somme, “Maledictum” rimane un album consigliato allo zoccolo duro dei blacksters, quelli rimasti fedeli alle sonorità più primordiali del genere, confermando il buono stato di salute dei Flagellant, una delle formazioni più genuine dell'odierno panorama Black Metal.

Recensione a cura di: Nuclear Katharsis
Voto: 75/100

Tracklist:

1.From the Abyss they Shine 05:54
2.Towers of Silence 07:13
3.Necromantic Revelations 07:40
4.Domini Canes 06:435.
5.A Rebirth in Sterility 07:21
6.Horned Shadows Rise 07:55
7.Rousing the Serpent 05:26
8.Thirteen Cauldrons Boil 05:20

Durata 53:32

http://flagellant.bandcamp.com/
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http://www.myspace.com/flagellant