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giovedì 10 maggio 2012

Xasthur - “Nightmares At Dawn”

Compilation, Avantgarde Music, 2012


Che cosa rimane quando lo scultore di talento termina i propri capolavori, lavorando egregiamente il marmo migliore e trasformandolo in vere e proprie opere d’arte? E’ semplice, rimangono solo gli scarti di quel meraviglioso marmo. Attenzione però, non voglio applicare questo esempio alla Compilation in questione, questa raccolta di inediti molto povera resa ufficiale da Malefic (unico membro, per i pochi che ancora non lo conoscono, dell’ormai defunto progetto Xasthur), chiamata “Nightmares At Dawn”: infatti, questi “scarti di marmo” per me sono tutte le uscite (tolta “Demo 2005”) rilasciate da Scott Conner (vero nome di Malefic) dopo “Defective Epitaph”, ultimo punto degno di nota della sua carriera. Quest’ultimo insieme di brani sconclusionati che sto prendendo in esame è una cosa ancora peggiore: questa è la raccolta degli “scarti degli scarti di quel marmo”.


Con questo non voglio dire che tutto quello che si trova qui dentro sia totalmente da buttare: del resto, anche in mezzo alla spazzatura si possono trovare oggetti ancora parzialmente utilizzabili, pur non essendo più nuovi e belli alla vista come quando erano appena usciti dalla vetrina del negozio. Insomma, detto in maniera più semplicistica, sto parlando di un disco di B-sides, nonostante il nostro Scott all’interno del libretto abbia chiaramente scritto di suo pugno una dichiarazione in cui spiega che queste tracce non lo sono assolutamente. E quante altre cose assurde si possono leggere in quella dichiarazione! Parla di queste tracce come se si fossero dovute utilizzare su qualche Split, e così facendo credetemi che l’avrebbero reso per metà un’uscita del tutto inutile da quanto esse sono banali (vedi per esempio gli Split “Striborg / Xasthur” oppure “A Living Hell”). Inoltre sostiene che tra di loro ce ne siano alcune cantate in “growl” (si deduce dall’ascolto che siano “Degenerate Uprising” e “Merciless Reflection”): un “growl” rantolante che non dovrebbe neanche essere definito tale, in quanto zero incisivo e sotterrato dagli altri strumenti, a tratti anche ridicolo. Poi, sempre secondo il suo resoconto, dovrebbe esserci pure una canzone Punk... sono disposto anche a scommettere ingenti somme di denaro con qualsiasi persona che sostiene la sua esistenza, tanto sono più che sicuro del fatto che non esista. Infine, forse la cosa più inutile sono le ri-registrazioni di “Prison Of Mirrors” e “Screaming at Forgotten Fears”, praticamente uguali alle originali; forse nella seconda i tempi sono rallentati, ma è ben poca cosa per poterla presentare come un rifacimento fatto “in maniera più oscura e crudele” come dichiarato dall’autore (questo discorso non si applica alla chiusura lasciata a “Suicide in Dark Serenity”, devo dire un’interessante nuova proposta, anche se chiaramente non ai livelli dell’originale).

Pochi quindi i punti a favore di questo platter, tra cui nella title-track la geniale sperimentazione delle voci pulite sussurrate del collaboratore Robert Nusslein intrecciate allo scream di Malefic con contorno di pianoforte, l’ansia generata da “Society Wants to Die” e una simpatica cover ai Black Sabbath di “A National Acrobat”; ma la cosa più bella che si può trovare qui in mezzo è la dichiarazione (quasi una promessa) che assolutamente non uscirà altro materiale sotto il moniker di Xasthur, altro materiale che sicuramente avrebbe infangato ancora di più questo nome che fino al 2007 è stato un vero e proprio marchio di garanzia.

Non posso dare un voto estremamente negativo a questo disco (anche se l’idea mi stuzzicava) perché oggettivamente ai fan dell’ultimo periodo può anche piacere (quindi fan di “All Reflections Drained” e del decadente “Portal Of Sorrow”, in cui qui abbiamo forti richiami, come nell’inutile “Portal Of Hatred”), ma avverto anche voi: dovete essere VERAMENTE sfegatati per comprare un’uscita simile. Ricordatevi, come ho già detto prima, che qui si tratta sicuramente di B-sides, quindi non cedete agli oltre settantacinque minuti di buona musica che vi sono stati promessi dal nostro amico californiano (a meno che non siate dei pazzi completisti pronti a sbagliare come il sottoscritto) e neanche al fatto che alcuni pezzi provengono dalle cantine di anni prolifici del musicista come il 2004 o il 2006 (cosa a cui io non credo assolutamente, e a parte l’ultima “Suicide in Dark Serenity”, le altre sembrano palesemente avanzi di portate servite in questi ultimi cinque anni). Quindi lasciate perdere quest’immondizia, questo non è il vero Xasthur, quello che ti faceva rivivere i suoi incubi ad occhi aperti; egli è morto nel 2007. Mettete su “Nocturnal Poisoning” e dimenticate l’esistenza di questa Compilation, ve lo dico io che con questo venerabile nome ci ho battezzato la Webzine che state leggendo.

Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 50/100


Tracklist:

1.Spoken in Vibes of Coldness 02:20
2.Nightmares At Dawn 03:30
3.Reprisal 01:10
4.Degenerate Uprising 03:51
5.Prison of Mirrors 2007 13:28
6.Losing Hand/Redemption 05:00
7.Portal of Hatred 04:14
8.Merciless Reflection 05:01
9.A National Acrobat (Black Sabbath cover) 02:45
10.Screaming at Forgotten Fears 2007 10:04
11.Society Wants to Die 05:25
12.Human Flotsam 04:12
13.Enthroned Uselessness 06:00
14.Suicide in Dark Serenity 2004 08:45

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http://web.archive.org/web/20090318064155/http://xasthur.mercurous.net/