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mercoledì 18 gennaio 2012

Burzum – “From The Depths Of Darkness”

Compilation, Byelobog Productions, 2011


Ero contento dell’estrema prolificità manifestata da Varg una volta uscito dal carcere. Con due Full-lenght in due anni voleva proprio viziarci. Così, anche se ho già avuto modo di esprimere il mio disappunto verso la pratica del re-recording nel Black Metal (ad esempio nella recensione di “Under The Sign Of Hell”), ho deciso di fare uno strappo alla regola. Le dichiarazioni dietro questa uscita, infatti, mi sembravano roboanti e la curiosità ha, infine, prevalso. Il nostro ha deciso di scegliere le sue tracce preferite dai primi due full (“Burzum” e “Det Som Engag Var”), rimaneggiandole utilizzando una strumentazione adeguata, come avrebbe voluto fare dall’inizio se avesse avuto i fondi necessari...


Il risultato? Immaginate di disegnare i baffi alla Gioconda; il quadro rimarrà sempre il medesimo, certo, però quella piccola macchia scura sarà la cosa che attirerà lo sguardo di tutti, inevitabilmente. Vi accorgereste della cosa, garantito,  e forse questa imperfezione, questa stranezza, vi darebbe anche fastidio. E’ la stessa sensazione che si prova dopo aver schiacciato “play” e fatto partire “From the Depths of Darkness”: è cambiata la produzione, la voce, è presente qualche piccola variazione a livello di metronomo, eppure, pur senza amplificatori e microfoni scadenti, il risultato è uno strazio. I pezzi sono totalmente snaturati di quell’aura magica che possedevano. Nessuno escluso. Però, se proprio dovessi scegliere quello uscito peggio, punterei senza dubbio su “My Journey To The Stars”. La cosa mi intristisce particolarmente perché si tratta di una delle mie canzoni preferite, ma in questa versione non si salva nulla: manca tutto quel pathos, quella sensazione di continuo crescendo, all’ insegna di un viaggio, al di fuori dei confini del corpo e della mente che possedeva l’ originale.

Ora, capisco che il Conte debba tirare a campare, tra spese legali, chiese bruciate da riparare e bollette, però a tutto c’è un limite. Acquisto riservato solo ai “completisti”, ai nerd più sfegatati ed ai feticisti.

Recensione a cura di: Nuclear Katharsis
Voto: S.V.


Tracklist:

1.The Coming (Introduction) 00:25
2.Feeble Screams from Forests Unknown 07:48
3.Sassu Wunnu (Introduction) 00:45
5.Spell of Destruction 06:47 
6.A Lost Forgotten Sad Spirit 11:30 
7.My Journey to the Stars 07:51
8.Call of the Siren (Introduction) 02:00
9.Key to the Gate 05:14
10.Turn the Sign of the Microcosm (Snu Mikrokosmos' Tegn) 09:50
11.Channeling the Power of Minds into a New God 04:56 

http://www.burzum.org/