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lunedì 30 gennaio 2012

Alcest - "Les Voyages De L'Âme"

Full-lenght, Prophecy Productions, 2012


Quando nei primi giorni del 2012 è uscito il terzo Full-lenght di questo interessante progetto, le mie aspettative erano altissime: del resto, l'ottima riuscita di "Souvenirs D'Un Autre Monde" e di "Écailles De Lune" mi lasciavano ben sperare in un seguito degno dei precedenti. Così, procuratomi l'album, mi sono abbandonato ad una lunga passeggiata lungo il fiume Isonzo, tra alberi e prati, e ho lasciato che la musica si unisse alle luci effimere dell'Inverno. Un viaggio dell'anima, suggerisce il titolo. Niente di più reale.


Il passato Black metal e la ricerca di nuove sonorità si fondono in una melodia che, come la vita stessa, si rinnova continuamente e non muta mai. Cammino. Il disco si apre con "Autre Temps", traccia eterea, impalpabile, che lascia viaggiare la mente tra i sussulti delle foglie. Prosegue poi con canzoni ben alternate, tra cui spiccano "Les Voyages de l'Âme" e "Summer's Glory": ogni nota è un passo, ogni riff è uno sguardo che fugge tra gli elementi semplici, immutabili della Natura. Così si avvicendano linee di chitarra curatissime, vocalismi che colpiscono per la perfetta scelta di tempo, completando l'intreccio delle melodie con evidente maestria, scelte ricercate nel drumming. La musica termina dopo 50 minuti circa, mi fermo. Chiudo gli occhi lungo la riva, fumo una sigaretta, poi riascolto l'intero platter. Lascio perdere gli aspetti tecnici. Le canzoni sembrano riassumere tutto: la mia esistenza, quella di ognuno di noi, i travagli atavici, le persone che ci sono e quelle che ci hanno lasciato, i ricordi e la ricerca di risposte. Così, traggo le mie conclusioni. Ci saranno sicuramente gli appassionati dell'old school che tenderanno a svalutare un'opera dove mancano talvolta una voce più aggressiva, un approccio più diretto e un suono magari meno raffinato; io personalmente non ho dubbi
quando affermo che questo "Les Voyages De L'Âme" è uno dei punti più alti raggiunti all'interno di questo genere in così ampia espansione, uguagliato solo dai capolavori dei Novembre ("Materia" è l'album che mi balza in mente). Ciò che impedisce di urlare al miracolo sono alcuni dettagli, ovvero la ricorrenza di alcune situazioni, la presenza costante di un clima sospeso che, se può rendere l'esperienza della musica quasi surreale, può far scendere l'attenzione dopo alcuni ascolti, l'evidente ricollegarsi ai lavori precedenti. Al di là di queste minime pecche, sicuramente siamo di fronte ad un'opera compatta, senza tempo, densa di una sensibilità che denota una maturità musicale in costante evoluzione; arricchita, peraltro, da testi che abbandonano il mero "riempimento" a sfondo pseudo-satanico (che, a mio avviso, ha stufato) e si elevano quasi a dignità letteraria: da questi presupposti, il mio giudizio non può che essere estremamente positivo.

Recensione a cura di: TeoDew
Voto: 87/100


Tracklist:

1.Autre Temps
2.Là Où Naissent Les Couleurs Nouvelles
3.Les Voyages De L'âme
4.Nous Sommes L'Emeraude
5.Beings Of Light
6.Faiseurs De mondes
7.Havens
8.Summer's Glory

http://www.alcest-music.com/