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domenica 6 novembre 2011

Svart – “Namnlös och Bortglömd”

EP, Frostscald Records, 2010

Gli Svart sono una one-man band di Draug (Christian Larsson), già facente parte di altri progetti molto interessanti per il sottoscritto, tra cui i grandi Shining oppure i nascenti Apati e Livsnekad, tutti legati dal fatto di essere svedesi e di trattare tematiche riguardanti il malcontento sociale, le droghe e il suicidio. Ma mentre tutti gli altri progetti qui menzionati propongono sonorità pulite, polistrumentali e ben articolate tra di loro, gli Svart invece rimangono ancorati ai canoni del Depressive Black Metal nel senso stretto del termine, quindi fanno uso di suoni più crudi (anche se non eccessivamente) e di melodie più semplici e più ripetitive.


Di questo nuovo astro nascente dalla Svezia ho avuto il piacere (e anche il dispiacere, purtroppo) di ascoltare solo le ultime uscite dello scorso 2010: da un lato ha dato alla luce un full-lenght chiamato “Förlorad” che secondo me avrebbe potuto evitare o comunque ragionarci su un po’ meglio prima di farlo uscire dagli studios, essendo scontato e pesantemente noioso; dall’altro, invece, ha inserito tre pezzi da novanta in questo mini di nome “Namnlös Och Bortglömd”, rendendolo milioni di volte più interessante rispetto al suo “fratello maggiore”. La voce di Draug qui è realmente disperata, le chitarre riempiono del tutto le sonorità dei brani e le melodie sono incredibilmente efficaci nell’abbattere il morale dell’ascoltatore, mettendo a nudo davanti a lui il continuo e inestinguibile dolore dell’artista.

Quest’EP presenta solo tre pezzi ma decisamente lunghi, tutti sugli otto minuti di lunghezza circa se non oltre, arrivando quindi ad una durata che ne supera i ventiquattro. Il primo, “Den Hemlöses Klagosång”, rende l’idea di ciò che si sta per affrontare, ovvero un breve viaggio ma intenso attraverso il senso di angoscia del compositore lungo la desolata ferrovia che appare sulla copertina, secondo me una metafora ad indicare quanto siano limitate le scelte nella vita per poter cambiare la propria direzione; sicuramente questo è il miglior pezzo qui sopra, anche se il seguente “Den Sista Droppen Utav Liv” non scherza: infatti, esso è un altro di quelle piccole chicche che si nascondono in un mini a cui di solito non si da molta importanza, ma che invece poi ti stupiscono una volta scovate. Come termine di questa immersione nella depressione di poco meno di una mezz’ora, ritroviamo la title-track, un lungo pezzo di pianoforte monotono e senza speranza che nega ogni possibile conforto futuro.

“Förlorad” è stato senza dubbio un passo falso, ma noi possiamo continuare a sperare in Draug e nei suoi Svart grazie a questa piccola sorpresa presente nella sua ancora acerba carriera: del resto, non sono neanche tre anni che esiste questo progetto, bisogna dare il tempo al tempo. A chi non piace il Depressive, stia decisamente alla larga da questo “Namnlös Och Bortglömd” e da tutti gli altri lavori che ha partorito questo svedese; agli appassionati, invece, dico di fiondarsi a recuperarne assolutamente una copia: una piccola perla nera nascosta negli abissi del mare della negatività.

Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 77/100


Tracklist:

1. Den Hemlöses Klagosång 07:56 
2. Den Sista Droppen Utav Liv 08:21 
3. Namnlös Och Bortglömd 08:30

http://www.myspace.com/svartband
http://www.svartangst.tk/

(Recensione originariamente scritta per Metal Of Death Webzine)